The Jimi Hendrix Experience - Are You Experienced? (1967)

Il primo ottobre del 1966 sul palco del Central London Polytechnic di Regent Street stavano suonando i Cream di Eric Clapton, del bassista Jack Bruce e del batterista Ginger Baker, all’epoca la band clou del rock blues inglese. Quella sera Chas Chandler, ex bassista degli Animals che voleva diventare un manager di successo, presentò al gruppo un giovane chitarrista mancino di Seattle, che aveva visto suonare con il suo gruppo al Cafè Wha? al Greenwich Village di New York qualche mese prima. Chandler rimane folgorato e chiese a quel giovane chitarrista di andare con lui in Inghilterra. Il chitarrista acconsentì ad una condizione: voglio conoscere Eric Clapton. Clapton acconsentì al ragazzo di salire sul palco, e quando quest’ultimo iniziò a suonare Killing Floor di Howlin’ Wolf, Clapton fu travolto da un’abilità, una sensibilità straordinaria, tanto che leggenda vuole che allontanandosi dalla scena tutta dominata da quel tizio di Seattle disse a Chandler: “Cazzo, non mi avevi detto la verità, che fosse fottutamente straordinario”. Quello fu il biglietto da visita di Jimi Hendrix, e tra l’altro Hendrix e Clapton divennero sinceri e grandi amici. Proprio sul modello power trio dei Cream Hendrix e Chandler si ispirarono per il nuovo gruppo d Jimi, la Experience: Noel Redding era un buon chitarrista, ma vedendo come suonava Hendrix decise di passare al basso;  Mitch Mitchell aveva suonato con un gruppo blues, Georgie Fame And The Blue Flames, e fu reclutato come batterista. Dopo un rifiuto della Decca, firmarono un primo contratto con la Track, una nuova a intraprendente casa discografica fondata dai manager dei The Who,  Kit Lambert e Chris Stamp. Registrato tra l’ottobre del 1966 e la primavera del 1967, Chandler decise che le sessioni di registrazione venissero intervallate da piccoli concerti in tour per l’Europa, e fu uno dei primi a intuire la forza delle esibizioni televisive, allora semi pioneristiche per la musica rock dal vivo. Con l’aiuto di alcuni tra i più bravi ingegneri del suono, tra cui Ed Kramer che diventerà una sorta di braccio destro musicale di Jimi, quando esce nel maggio del 1967, Are You Experienced? è subito considerato un disco che segna la storia, uno dei più influenti di tutta la storia rock. Hendrix non diventerà solo l’icona della chitarra rock ma renderà del tutto innovativo l’approccio allo strumento: Jimi non ha bisogno della chitarra ritmica, copre tutte le parti con la sua chitarra che diventa un uccello musicale mutevole, che fa parlare, urlare, sognare in una versione del delta blues trasferito su Marte, in una pregnante definizione dell’epoca. Del disco uscirono due versioni, differenti, per il mercato europeo e americano, con due copertine differenti: quella che ho scelto io è quella europea, che non piacque tanto a Jimi, che la voleva più accesa e folgorante, e fu accontentato per la versione americana (che potete vedere qui). Tra l’altro le due versioni differivano anche per la scaletta, dato che in quella americana furono inseriti i leggendari e seminali capolavori usciti come singoli. In tutte le versioni moderne, da quella in cd del 1997 in poi, sono inseriti tutti i brani delle due versioni più sei tracce bonus, per un totale di 17 canzoni. Quello che conta è che bastano i primi, leggendari e marziali secondi di Purple Haze ad annunciare che è arrivato un uragano: il leggendario riff e quella sensazione che Hendrix sia capace di dare una nuova scossa al blues è evidente, il brano con non sottili riferimenti agli stupefacenti probabilmente si rifà ad un sogno che Hendrix ebbe mentre stava leggendo Notte di Luce di Philip José Farmer. Jimi arricchisce il blues di movimento, di sensualità ma anche di drammaticità, come nelle classiche Hey Joe e in uno dei suoi pochissimi slow blues classici (almeno nella struttura). la magnifica Red House. La sua musica ti porta nel ritmo di Manic Depression, negli ammiccamenti di Foxey Lady, sa essere romantica in May This Be Love o nella struggente The Wind Cries Mary, uno degli apici della sua collezione. Già dimostra che ha urgenza di provare ogni cosa, con i suoni molto alla moda di Love Or Confusion, alla potenza di Fire, a quella Stone Free che è il seme da cui nascerà l’hard rock. Non ha paura di sondare lo spazio nella visionaria Third Stone From The Sun, manifesto della psichedelia hendrixiana; la sua chitarra è un susseguirsi di effetti, anche grazie al fido Kramer, con cui hanno un’idea geniale per Are You Experienced?: la parte di chitarra e di batteria, che si dice abbia suonato Hendrix con Mitchell (pochi lo sanno, ma  Hendrix era un grande bassista, suonava degnamente il pianoforte e aveva una cultura musicale enorme), fu registrata al contrario per dare quell’effetto distorto e lievemente inquietante, prima di uno dei suoi leggendari assoli. A tal proposito, fermo restando che alcuni degli assolo di Hendrix sono unanimemente considerati fondamentali nella storia del rock, non è la velocità o la tecnica di esecuzione che contano, ma è il concetto stesso di uso dello strumento che magicamente cambia prospettiva: è lui che darà impulso agli effetti elettronici, è lui che designerà per lo strumento prospettive mai utilizzate, nessuno come lui lo userà come fosse un’orchestra, non un semplice strumento. Il disco già all’epoca arrivò altissimo in classifica, e sarà il lancio di questa meteora indimenticabile, che durerà appena 3 anni. E c’è un ultimo aneddoto da raccontare: nella sua biografia, Clapton racconta che il 17 settembre 1970 nel West End a Londra, vide in un negozio di strumenti musicali una splendida Fender Stratocaster bianca per mancini, divenuta tra l’altro “la chitarra” dopo le leggendarie esibizioni di Hendrix in giro per il modo. La comprò con l'intento di regalarla la sera stessa, in occasione del concerto degli Sly & the Family Stone al Lyceum di Londra: poche ore dopo nella stessa città Hendrix muore, consegnando alla leggenda quel suo modo inimitabile di avere a che fare con una chitarra.

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