The Stone Roses - The Stone Roses (1989)

Sono insieme da cinque anni, ma solo nel 1989 tutti i pezzi sembrano incastrarsi alla perfezione uno nell'altro. Un po' perché arriva un nuovo bassista, più che altro perché i tempi sono davvero maturi per il nuovo suono che arriva dal Nord dell'Inghilterra (Manchester, in particolare): psichedelico nelle intenzioni, un po' dance nei ritmi, nell'andamento. Dietro, neppure troppo nascosto, c'è il solito stile British, quello melodico e gradevole dei Beatles: in fondo nei cinque anni di apprendistato è pili che altro il modo in cui canta Ian Brown a essere cambiato. Ora non prevarica, non schiaccia, si fa anzi quasi cullare dal suono della band, in particolare da una chitarra che a molti ricorda quella — fondamentale — che si sono inventati i Byrds, vent'anni fa. E il ritorno, che ora si sospetta eterno, del rock'n'roll in versione inglese, per di pif legato a una rinascita della scena notturna metropolitana. Oggi i rocker non si vergognano di ammettere che, si, vanno a ballare, buttano giü qualche pasticca di ecstasy e sballano come tutti gli altri. Anzi, questo sembra essere il nuovo punk. Questa riduzione a puro ritmo di ogni velleità musicale pare proprio riproporre una tabula rasa da cui ripartire, come si deve fare, di tanto in tanto. Si attende qualcuno capace di ricostruire da zero, e gli Stone Roses si sentono pronti a farlo: se ne vanno a Londra con John Leckie, che ha lavorato con i Pink Floyd e che li ha impressionati per come ha prodotto The Dukes Of Stratosphear, un progetto laterale degli XTC. Lui non fa altro che ripulire al massimo ogni picco, vaIorizzare le ritmiche ipnotiche (e circolari, come vuole il nuovo gusto importato dalla dance), le distorsioni e l'eco della chitarra. Il resto ce lo mettono i ragazzi, capaci di combinare insieme inni narcisisti alla propria conclamata vulnerabilità (I Wanna Be Adored) e accattivanti cavalcake in groppa a chitarre agrodolci (She Bangs The Drums, Waterfalt). E l'Abc del suono britannico che dominerà il decennio in arrivo, per cui gli Stone Roses riceveranno onori e tributi pili che altro postumi. Il loro leggendario cattivo carattere gli impedisce di goderne i frutti: si scontreranno con tutti, naturalmente, anche tra di loro, come si addice ai gruppi davvero importanti, Troppo importanti perfino per sopportare il loro stesso talento. (Mia valutazione: Buono)

di P. M. Scaglione - Rock! (Einaudi)

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